

La canapa leggera può considerarsi tale se e solo se sussistono le seguenti condizioni:
percentuale di THC inferiore allo 0,2% (con una soglia di tolleranza fino allo 0,6%);
percentuale di CBD fino al 4%.
Si ricava, come già accennato, dalla Cannabis Sativa che è stata oggetto, nel tempo, di svariati studi botanici e successive sperimentazioni al fine di ottenere un prodotto con effetti, praticamente, nulli sulla psiche.
Esistono, di fatto, due tipi di Cannabis Light che si differenziano tra di loro per il contenuto, rispettivamente, più basso e più alto di CBD.
La marijuana legale a elevato tasso di Cannabidiolo produce, in particolare, effetti miorilassanti, antiepilettici, antinfiammatori e antiossidanti; la sensazione di tranquillità che il soggetto può avvertire è, invece, frutto del tasso trascurabile di THC.
Il suo consumo non induce, inoltre, i tanto temuti effetti psicotropi, non causa ebbrezza e nessun tipo di paranoia.
Il CBD, contenuto in alte percentuali, rende inoltre il prodotto un valido alleato contro l’emicrania, i dolori mestruali e i fastidi a carico delle articolazioni; le basse concentrazioni di THC favoriscono, altresì, lo stato di veglia e il soggetto rimane, di conseguenza, vigile.
Secondo gli esperti non bisogna, però, sottovalutare il nesso esistente tra la sostanza, le caratteristiche intrinseche del consumatore e le modalità di assunzione.
È, inoltre, necessario considerare che i cannabinoidi sono presenti, nella pianta, in forma carbossilata (o non attiva) e in quanto tali non possono, perciò, provocare alcun effetto sul sistema nervoso.
Il consumo della Cannabis light richiede però, molto spesso, il riscaldamento della sostanza che comporta, quindi, l’attivazione dei cannabinoidi: alla luce di ciò sarebbe, perciò, auspicabile rivalutare, in fase d’uso, le concentrazioni di THC al fine di stabilire in modo più preciso la risposta del cervello.
Gli effetti, in linea generale, si palesano nell’arco di qualche minuto se il prodotto viene fumato, mentre in caso di ingestione i tempi sono più dilatati. I medesimi hanno, inoltre, una durata variabile: nel primo caso regrediscono entro quattro ore, nel secondo sono, invece, indispensabili fino a quattordici ore.
RISCHI E EFFETTI NEGATIVI DELLA CANNABIS
La Cannabis light non presenta, in virtù della sua composizione, particolari effetti collaterali. Non possono, però, essere trascurati i rischi associati alla combustione e tra questi si annoverano neoplasie maligne e disturbi a carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio.
L’abuso di quantità elevate di CBD non è, però, consigliato alle donne in stato interessante perché pare possa ripercuotersi negativamente sulla placenta, inficiandone la funzionalità.
La Cannabis light associata al tabacco può, inoltre, indurre nel soggetto una forma di dipendenza nota come tabagismo.
Una particolare attenzione deve essere, infine, riservata alla guida di veicoli: il Cannabidiolo (CBD) ha effetti trascurabili sulle capacità di guida, ma nella marijuana legale sono, comunque, presenti alcune tracce di THC che possono essere rilevate nel corso di un controllo; l’individuo può, perciò, risultare positivo al test ed essere dichiarato inabile alla guida.
L’assunzione di Cannabs light è, invece, da evitare in caso di disturbi cardiaci e/o respiratori.
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